mercoledì 24 dicembre 2008

Buon Natale




"Era la vigilia di Natale, a Betlemme, e la Stella era ancora bassa a oriente, e un'arpa mandava accordi, musica verso le stelle. Il bambino era ancora un bambino fra le braccia della madre, e la Croce non c'era ancora, e duemila anni erano svaniti dissolti nel cielo stellato."


Eric Malpass Alle sette del mattino il mondo è ancora in ordine
Non ho trovato parole migliori per augurarvi buon Natale

A presto

martedì 23 dicembre 2008

piccolo blu e piccolo giallo



E' di una semplicità disarmante questo libro; e come tutte le cose semplici, prezioso.

Un piccolo cerchio blu (potrebbe essere una macchia di colore, o un pezzo di carta velina strappato in questa forma), i suoi genitori, i suoi molti amici, e soprattutto il suo migliore amico, piccolo giallo. Insieme si nascondono, corrono e saltano.

Un giorno piccolo blu cerca piccolo giallo per ogni dove, e quando lo trova si abbracciano così forte che...

Come incomincia:

"Questo è piccolo blu. Eccolo a casa con mamma blu e papà blu.

Piccolo blu ha molti amici ma il suo miglior amico è piccolo giallo che abita nella casa di fronte.

Come si divertono a giocare a nascondersi e al girotondo!

In classe devono stare fermi e composti ma dopo la scuola corrono e saltano.

LIONNI L., piccolo blu e piccolo giallo, Babalibri

domenica 21 dicembre 2008

Chi me l'ha fatta in testa?



Non solo ho il libro, che credo abbia ormai più di dieci anni; abbiamo anche il pupazzo di Piccola Talpa, la protagonista, con tanto di cacca in testa.
Sì, perchè naturalmente proprio di cacca si parla, anche se il termine specifico non viene mai espressamente nominato.
Negli ultimi anni altri autori e altre case editrici si sono buttate sull'argomento, che forse fa storcere il naso a qualche adulto, ma tanto successo riscuote presso i bambini di tutte le età: ma nessuno l'ha fatto con l'arguzia e il garbo di Holzwarth e Erlbruch.

Una sera la piccola Talpa mette la testa fuori dalla tana, quando succede l’irreparabile.
Chi sarà il responsabile? E come vendicarsi?

Come incomincia:

“Una sera quando, come al solito, la piccola Talpa mise la testa fuori dalla tana per controllare se il sole se n’era andato, ecco cosa successe: era rotondo e marrone – pareva un po’ una salsiccia – e il peggio fu che le cadde proprio in testa – splic.”

HOLZWARTH W. E ERLBRUCH W., Chi me l’ha fatta in testa?, Salani editore

sabato 20 dicembre 2008

Biagio e il castello di compleanno




Nei giorni scorsi, a scuola, abbiamo imparato la B.
Tra i personaggi da incontrare (per ogni lettera ci sono almeno due o tre protagonisti di libri per bambini), non poteva certo mancare Biagio, il pulcino mascherato. La lettura non è stata delle più facili: libro rivolto verso i bambini (ventisei testoline che puntano tutte nella stessa direzione), lettura del testo capovolto (abilità affinata in sedici anni di lavoro nella scuola dell'infanzia) ed esclamazioni di sorpresa ad ogni nuova pagina.
Libro ricchissimo, nelle illustrazioni e nelle creazioni linguistiche: le Volalettere, i Gran-binetti, il castello incredelizioso. I bambini si divertono come pazzi a cercare di volta in volta i loro personaggi preferiti: il pulcino con la testa nel fungo, il lettore Buonenotizie ...
E quando arriveranno a pagina 39, lo stupore sarà incontenibile: tra gli invitati c'è perfino Goku!
Come incomincia:


"E' l'ora della sveglia drindrin. Biagio, il pulcino mascherato, sveglia tutti gli altri pulcini. Hanno solo dieci giorni per preparare la festa di compleanno di Violetta Candita. Non un giorno nè un minuto di più."

PONTI C., Biagio e il castello di compleanno, Babalibri

venerdì 19 dicembre 2008

un'emozione


E' emozionante creare un blog.
Decidere il titolo, l'argomento principale, lo stile.
Immaginare che ruberai tempo ad altro per poter scrivere, leggere, rispondere.
Vorrei scrivere, e leggere, di libri, e soprattutto di libri per l'infanzia.
Vorrei far conoscere i miei prediletti, gli irrinunciabili, quelli che amo, e conoscerne di nuovi...
Cominciamo?

Di questo libro possiedo due copie: la prima, mangiucchiata, macchiata di budino, scritta con un evidenziatore giallo. E' la copia di mia figlia, quella con cui ha imparato a parlare. Io le leggevo le prime filastrocche, e dopo qualche tempo lei le completava con la parola finale. La seconda, nuova, immacolata, perfetta. L'ho comprata per me, per i figli, per i nipotini, per gli alunni.
Fotografie in bianco e nero accompagnate da frasi o rime brevi, incantevoli, che i bambini amano incondizionatamente.

ARNONE E.-MUNARI B., CICCI' COCCO', Corraini Editore